Reflusso gastrico, quali cause e come ridurre il problema

Reflusso gastrico, quali cause e come ridurre il problema

Quello del reflusso gastrico è un problema lamentato da molte persone, che osservano un intensificarsi del problema specialmente nelle ore notturne. Tra poco scopriremo perché. pirosi a livello dello sterno, Liquido dal sapore acido, a volte tosse: sono questi i sintomi caratteristici del reflusso gastro- esofageo. Scopriamo di più.

Perché può comparire il reflusso gastrico?

Il reflusso gastrico consiste nella risalita (eccessiva e frequente) di materiale gastrico dallo stomaco all’esofago. Il passaggio di materiale acido dall’ambiente gastrico all’esofago non è di per sé un’anomalia, anzi, ha luogo normalmente nel corso della giornata, in particolar modo dopo i pasti. Però, è possibile che tale condizione si verifichi troppo spesso.

Purtroppo, questa condizione affligge molti di noi e può alterare, talvolta sensibilmente, la nostra quotidianità. Quando il reflusso è conclamato e frequente, diventa difficoltoso anche un semplice pranzo o cena con amici: non abbiamo mai la certezza che i cibi da noi scelti non ci daranno problemi. Difficile concedersi i propri cibi preferiti a cuor leggero, se sappiamo che potrebbero causare problemi a livello gastrico. Non per questo dobbiamo avvilirci e pensare che la nostra condizione sia irresolubile: come vedremo tra poco, è possibile seguire alcuni accorgimenti pratici.

Reflusso gastrico: cause e sintomi

Per spiegare il reflusso, capiamone meglio la cause “meccaniche”, cioè i processi interni all’organismo che provocano la risalita di materiale acido dallo stomaco all’esofago:

  1. Il cardias, cioè la valvola situata tra stomaco ed esofago, perde la sua fisiologica funzione di contenimento. In condizioni normali, questa valvola impedisce al contenuto gastrico di risalire nell’esofago. A volte, tuttavia, il cardias si allenta, e l’acido gastrico risale eccessivamente all’interno dell’esofago.
  2. Lo stomaco si svuota più lentamente. Ciò può essere riconducibile a pasti eccessivi o all’assunzione di alcuni cibi grassi, ad azione acidificante o irritante. Anche sdraiarsi subito in seguito ai pasti o alimentarsi troppo rapidamente potrebbero favorire questa condizione.

Oltre a questi meccanismi, possiamo poi individuare alcune condizioni, situazioni o fattori della vita quotidiana:

  • Gestazione. Le variazioni ormonali tipiche della gravidanza e la compressione dello stomaco riconducibile al feto che crescepossono favorire pirosi gastrica e reflusso gastrico, soprattutto nell’ultimo trimestre.
  • Sovrappeso/ obesità. Infatti, lo schiacciamento dello stomaco potrebbe indebolire i muscoli all’estremità inferiore dell’esofago.
  • Stress e tensione. Il reflusso è spesso un disturbo psicosomatico.
  • Consumo eccessivo di nicotina e alcol: la nicotina può stimolare la produzione di acidi e rallentare lo svuotamento gastrico, invece l’effetto dell’alcol può infiammare la mucosa esofagea.
  • Pressione intraddominale dovuta a un’attività sportiva piuttosto intensa. Alcune discipline, come il body building praticato frequentemente e con notevoli carichi, può favorire questa condizione.

 

Ecco i sintomi caratteristici del reflusso gastrico:

  • Pirosi a livello dello sternoche può diffondersi tra le scapole o fino alle orecchie.
  • Liquido dal sapore acido(ossia sensazione di sapore acido o amaro in bocca).

I sintomi tipici del reflusso possono presentarsi a cadenza variabile: in modo frequente durante il giorno o sporadicamente. Il reflusso potrebbe insorgere anche quando ci si sveglia e nelle ore notturne. Infatti, la posizione orizzontale favorisce la risalita, il “galleggiamento” e la permanenza dei succhi gastrici nell’esofago e talvolta in gola, con possibile comparsa di tosse secca e persistente.

Come possiamo attenuare e prevenire il reflusso gastrico?

Dopo aver consultato il dottore, per ottenere indicazioni specifiche, possiamo seguire alcune regole pratiche di salute:

Facciamo in modo di agire dove si avverte il problema (nell’esofago)

 

Possiamo scegliere un prodotto che crei un film protettivo persistente che protegga la mucosa esofagea dall’aggressione degli agenti irritanti, come per esempio l’eccesso di acido gastrico, rispettando il naturale equilibrio acido- base di stomaco e intestino. Il prodotto ideale agisce dove si sente il problema (nell’esofago) e funziona anche da sdraiati. Infatti, come abbiamo visto, mentre si dorme il reflusso si intensifica, poiché la posizione orizzontale promuove la risalita e la stagnazione dei succhi gastrici nell’esofago.

EVITIAMO ALCUNI ALIMENTI

Evitiamo cibi ricchi di grassi o ad azione “reflussogena” (come cioccolata, caffè, menta, alcolici, agrumi, pomodoro, kiwi cibi fritti o con condimenti pesanti).

SEGUIAMO ALCUNE, BUONE ABITUDINI

Tra i suggerimenti di benessere, sarebbe opportuno non andare a dormire subito dopo i pasti. Meglio poi evitare pasti eccessivamente abbondanti (soprattutto la cena), è consigliabile dilazionarli nell’arco della giornata. Cerchiamo di consumare tre pasti principali (colazione abbondante, pranzo e cena moderati) e due spuntini o snack, uno a metà mattina e l’altro a metà pomeriggio.

Prediligiamo alimenti come carni e pesci magri, frutta non acida, verdure come per esempio carote, patate, fagiolini, finocchi, carciofi, zucchine, meglio se lessate e condite con un filo d’olio extra- vergine a crudo. Evitiamo alcool e vizio del fumo, per i motivi che abbiamo illustrato poco fa. Facciamo in modo di alleggerire i chili eccessivi (abbiamo spiegato poco fa perché sovrappeso e obesità siano correlati al reflusso). Evitiamo di indossare vestiti troppo succinti che comprimono torace e stomaco, peggiorando il reflusso.