Mascherine FFP2 o FFP3: differenze e consigli

Mascherine FFP2 o FFP3: differenze e consigli

Le mascherine FFP2 e FFP3 sono due tipologie di mascherine FFP, che risultano essere fondamentali nel panorama della protezione individuale, perché offrono prestazioni superiori rispetto alle altre mascherine.

Queste mascherine sono ampiamente impiegate in diversi settori lavorativi per proteggersi da eventuali sostanze nocive presenti nell’aria, ma possono essere utilizzate anche in ambienti pubblici per poter contrastare la diffusione di virus o proteggersi da sostanze pericolose.

Non tutti però sanno come andrebbero utilizzate e quali differenze ci siano tra FFP2 e FFP3. Per questo, nel seguente articolo parleremo delle mascherine FFP2 e FFP3, dando consigli sul loro adeguato utilizzo e approfondendo le loro caratteristiche principali.

Cosa sono e a cosa servono le mascherine chirurgiche FFP

Le mascherine FFP, acronimo di Filtering Facepiece Particles, sono progettate per filtrare le micro goccioline dannose per le vie respiratorie, tra cui batteri e virus, che potrebbero causare malattie o infezioni respiratorie.

La principale caratteristica che distingue le mascherine FFP dalle tradizionali mascherine risiede nella loro duplice funzione, infatti possono proteggere chi le indossa da agenti patogeni esterni ma possono anche ridurre la trasmissione di possibili virus.

Queste mascherine si trovano in commercio sia monouso sia riutilizzabili, facilmente distinguibili grazie alle sigle R (Reusable) e NR (Non-Reusable), che vengono solitamente riportate sulla confezione di ogni mascherina.

Esistono tre tipologie principali di mascherine FFP: le FFP1, FFP2 e FFP3, regolamentate dalla normativa EN 149 e differenziate in base alla loro capacità di filtraggio.

La funzionalità e la composizione delle mascherine FFP2 e FFP3

Le mascherine FFP2 e FFP3 nello specifico sono dei dispositivi di protezione individuale studiati per fornire una barriera ancora più efficace rispetto alle  mascherine FFP1.

Queste mascherine sono spesso utilizzate in vari settori industriali, in cui è indispensabile un’adeguata protezione agenti contaminanti presenti nell’ambiente lavorativo, come il settore sanitario, il settore tessile e il settore chimico.

Le mascherine FFP2 e FFP3 sono realizzate con materiali di alta qualità, tra cui le fibre sintetiche ad alta densità.

Solitamente, sono composte da tre strati: uno esterno utile per proteggere le vie respiratorie da particelle di grandi dimensioni, uno intermedio per filtrare le particelle più piccole e uno situato all’interno per mantenere nel tempo la forma della maschera.

Le mascherine FFP2 e FFP3 funzionano attraverso due meccanismi principali:

  • il sistema di filtraggio – composto da uno strato interno di materiale ad alta efficienza, che intrappola le particelle microscopiche e sostanza pericolose. Questo sistema è presente sia nelle mascherine FFP2 sia nelle FFP3.
  • La valvola di espirazione – posizionata sulla parte anteriore delle mascherine, permette all’aria espirata di uscire senza attraversare il filtro. Non è sempre presente nelle mascherine FFP, ma è molto utile perché aumenta il comfort durante un uso prolungato, riducendo l’accumulo di umidità e migliorando la respirazione. La valvola può essere applicata sia nelle mascherine FFP2 sia nelle FFP3.

Differenze principali delle mascherine FFP2 e FFP3: cosa cambia

Le mascherine FFP2 e FFP3 sono entrambe progettate per filtrare le particelle nocive sospese nell’aria, ma si differenziano per il loro livello di filtraggio.

Le FFP2 filtrano il 92-94% delle particelle con una perdita interna inferiore all’8%, mentre le FFP3 filtrano il 98-99% delle sostanze pericolose con una perdita verso l’interno inferiore al 2%.

Quindi le mascherine FFP3 offrono una protezione maggiore rispetto alle FFP2, perché filtrano una percentuale maggiore di particelle sospese nell’aria.

Conclusioni: consigli utili sulle mascherine FFP2 e FFP3

Sapere come indossare correttamente una mascherina FFP2 o FFP3 è essenziale per sfruttare al meglio le loro funzionalità.

È importante assicurarsi che la mascherina aderisca perfettamente al viso, coprendo interamente naso e bocca.

In presenza di una barba molto lunga si potranno riscontrare difficoltà nell’ottenere una buona aderenza con la mascherina, rendendo superfluo il loro utilizzo.

Infine, bisogna accertarsi che gli elastici siano ben posizionati dietro alle orecchie o dietro al campo, in modo da garantire la massima efficacia.

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