I primi sintomi della gravidanza

I primi sintomi della gravidanza

Sin dai primi giorni dopo il concepimento, iniziano a manifestarsi alcuni sintomi che indicano l’inizio di una gravidanza, sebbene la maggior parte delle donne cominci ad accorgersene soltanto dopo qualche settimana.

Dopo la fecondazione iniziano i primi cambiamenti ormonali: nelle prime settimane i livelli di beta HCG aumentano notevolmente, inducendo il corpo luteo a produrre il progesterone che è l’ormone principale della gravidanza. Esso innesca tutti i cambiamenti tipici della dolce attesa, mirati a facilitare l’attecchimento dell’ovulo e l’annidamento dell’embrione.

Sintomi della gravidanza

I sintomi più comuni e frequenti nella fase iniziale di una gravidanza, oltre l’assenza del ciclo mestruale, sono:

  • Sensibilità agli odori
  • Nausea
  • Stanchezza e sonnolenza
  • Tensione e gonfiore del seno
  • Pollachiuria
  • Dolori alla schiena
  • Sbalzi d’umore

Vediamo insieme ognuno dei sintomi elencati come può manifestarsi e in che modo è possibile gestirlo.

La sensibilità agli odori o iperosmia gravidica è sempre più comune nelle donne in dolce attesa. Un sintomo che si avverte a causa della crescita delle cellule olfattorie o a causa dei cambiamenti ormonali, e questo porta al non tollerare un odore che prima era gradito o addirittura il contrario. Normalmente, la sensibilità agli odori inizia a partire dalla quinta/settima settimana e generalmente i fastidi si riscontrano in presenza di odori come la benzina, il fumo, il pesce, la carne, le uova, il caffè, i sudori, le sostanze chimiche, gli animali o i loro cibi, gli interni delle automobili.

La cosa peggiore è il senso di nausea che questi forti odori scatenano; per combatterli esistono alcuni rimedi naturali come lo zenzero e la camomilla o piccoli accorgimenti quotidiani come bere frequentemente e a piccoli sorsi durante la giornata, riposare, evitare cibi speziati, mangiare qualcosa appena si è svegli, assumere vitamina B6 o altri rimedi come braccialetti antinausea o agopuntura. Un effetto collaterale della nausea è il vomito che non è da sottovalutare in quanto può provocare una disidratazione. Generalmente la nausea si attenua dopo il 4° mese, ma se non si riscontrano miglioramenti non preoccupatevi, ogni donna è diversa e reagisce secondo il proprio fisico, la cosa migliore da fare è consultarsi sempre con il proprio medico.

Fin dalla prima settimana del concepimento, è possibile avvertire un senso di stanchezza e/o spossatezza, non c’è da preoccuparsi: è un sintomo, questo, che si verifica molto frequentemente in gravidanza, tanto da essere considerato un disturbo fisiologico. In genere, la causa si può attribuire al cambio di ormoni nella gravidanza, nella fattispecie all’aumento del progesterone o dei livelli di beta hCG. Come gestire questo fastidio? Se il letto o il divano ti chiamano, non farli attendere, sfoltisci gli impegni, se sei a lavoro distogli lo sguardo dal computer per qualche minuto, usa integratori giusti, fai dei pasti leggeri (non digiuno), tieni sempre nella borsa qualche aiutino come una caramella (zuccherata), un pacco di crackers o un succo di frutta.

Il gonfiore e il dolore al seno sono tra i primi sintomi avvertiti, sin dalla terza o quarta settimana. Gli ormoni aumentano insieme al seno che diventa più grande, morbido e sensibile e si prepara a contenere il latte che servirà al bambino. Ogni donna è diversa, ma in genere, la misura del seno cresce di una taglia e mezzo durante la gravidanza. Un’azione confortevole da seguire è quella del cambio di reggiseno, normalmente si opta per un reggiseno con spalline larghe, senza cuciture, più morbido e dal tessuto più traspirante. Viene consigliato di non scegliere un reggiseno con i ferretti in quanto questi ultimi potrebbero limitare i dotti lattiferi in fase di crescita.
La pollachiuria o l’aumento dello stimolo urinario è un altro dei sintomi percepiti. Normalmente si verifica all’inizio di una gravidanza a causa dell’azione del progesterone che rilassa la muscolatura e limita la capacità di trattenersi; e poi, si verifica alla fine della gestazione a causa della forte pressione dell’utero sulla vescica.

Il mal di schiena è un altro di quei fastidi con cui convivere, ne esistono due tipi ed è importante identificarli: quello lombare (a livello della vita) che si verifica quando si assumono le medesime posizioni per più tempo come stare in piedi o seduti; il dolore pelvico, invece, quattro volte più frequente di quello lombare, si verifica nella parte posteriore del bacino. Le cause di entrambi i dolori sono l’aumento del peso, della postura, il cambiamento degli ormoni, lo stress. Come fare per contrastarli? Sempre dopo aver consultato il medico, è possibile assumere farmaci contro l’infiammazione, usare del ghiaccio o delle fonti di calore, dormire sul fianco sinistro e usare un cuscino per le ginocchia.

L’umore è tra quei cambiamenti che più irritano le donne incinte: un momento ridi e scherzi e l’attimo dopo piangi e ti disperi. Gli sbalzi sono dovuti a fattori ormonali e psicologici derivanti dallo stress per la gravidanza. Il partner e i familiari hanno il compito di aiutare la donna e di farle superare questi momenti rassicurandola e facendola sentire amata e tutelata.