L’impianto dentale come soluzione per denti nuovi

L’impianto dentale come soluzione per denti nuovi

Dopo eventi traumatici o a causa di patologie, può capitare di perdere uno o più denti. Spesso questo è fonte di grande imbarazzo nelle persone a cui accade, le quali purtroppo acquisiscono comportamenti forzati, come quello di smettere di sorridere.

Ad oggi, la tecnica odontoiatrica ha sviluppato diverse soluzioni per ovviare a questo tipo di problematiche. Si va dalle protesi mobili di ultima generazione a quello che è il soggetto di questo articolo, ovvero l’adozione dell’impianto dentale.

La modernizzazione dei trattamenti permette, anche nelle situazioni più gravi, di raggiungere risultati eccezionali, soprattutto dal punto di vista estetico.

In molti studi odontoiatrici all’avanguardia vengono utilizzate le più recenti tecnologie d’implantologia dentale, per poter riportare il sorriso sulla bocca dei pazienti, con costi che variano in base alle diverse soluzioni, come spiegato in questo articolo sul costo degli impianti dentali scritto da un dentista di Trieste.

Tipi di impianti dentali

Prima di tutto, cos’è un impianto dentale?

Quando si parla di impianto dentale si intende di solito il sistema costituito principalmente da una vite e dalla corona. La fixture (vite endossea) possiede una particolare superficie che permette all’osso di crescerci intorno.

In questo modo viene creato un contatto tra osso e impianto, stabile e resistente.

La vite viene poi prolungata fuori dalla gengiva con un moncone sul quale si fissa il dente (la corona).

Ci sono ovviamente alcuni rischi (come in ogni intervento) tra cui lesioni e alcune tipologie di reazioni, ma l’impianto risulta un’ottima soluzione per diversi problemi, come uno o più denti rotti o mancanti.

Le tipologie possono variare in base al materiale della vite (ossido di zirconio o titanio) e della corona (normalmente ceramica).

Un’altra differenziazione che si può fare è tra gli impianti che prevedono una cementazione definitiva tra la vite e la corona e quelli invece in cui i due elementi risultano separabili. Con quest’ultimo tipo di impianto, in caso di rottura, è possibile sostituire anche solo la parte danneggiata e non l’intero impianto.

Impianto dentale fisso

Esistono impianti provvisori, che vengono inseriti per un periodo di qualche mese per abituare l’osso e la gengiva alla presenza del dente nuovo, ma successivamente vengono sempre messi quelli definitivi.

Questi vengono chiamati genericamente “impianti dentali fissi”, perché hanno una lunga durata, se curati a dovere.

Qual è la durata di un impianto dentale?

Questa è una domanda che viene spesso posta dai pazienti in procinto di effettuare l’intervento.

D’altronde la speranza è sempre quella di non vanificare tutto il lavoro svolto dall’odontoiatra nel giro di poco tempo e di poter godere di una bella dentatura nuova per molti anni a venire.

Per quanto tempo quindi gli impianti resistono solidi al loro posto prima di cedere?

In media, le protesi sugli impianti hanno una durata di 10/15 anni, ma a volte possono anche resistere più a lungo. Può essere utile capire, in fase di valutazione del preventivo del dentista, se ci sarà una garanzia di qualche anno oppure a vita.

Ad ogni modo, per aumentare la durata dell’impianto, i dentisti consigliano sempre di curarne a fondo l’igiene, con sedute in studio e un’attenzione particolare a casa.

Costo di un impianto dentale

Qual è il prezzo corretto di un impianto dentale?

La risposta a questo quesito non è certo un costo fisso o un listino prezzi preciso, perché l’ammontare della spesa per un buon impianto odontoiatrico varia sulla base di fattori diversi.

D’altronde ogni caso è unico e merita un trattamento dedicato: ci sono sempre caratteristiche individuali che devono essere valutate con la giusta attenzione ed esperienza. Il metodo scelto non è uguale per tutti e deve essere selezionato con cura ai dettagli e alle necessità del paziente.

Gli elementi che possono variare di caso in caso sono ad esempio la complessità della progettazione (dovuta alla specifica situazione del paziente) e la durata dell’intervento: in altre parole, il tempo speso per realizzare quell’impianto in particolare.

Ovviamente, anche le risorse utilizzate influiscono molto sul prezzo finale: la componentistica utilizzata, il materiale scelto, le tecniche e la tipologia di intervento sono aspetti che vengono sempre presi in considerazione per eseguire poi il preventivo.

La sicurezza degli impianti dentali in tempo di COVID

Gli impianti spesso non sono interventi necessari e da svolgere nell’immediatezza, ma la mancanza di uno o più denti, o addirittura la rottura dovuta a qualche incidente, possono essere situazioni molto spiacevoli, sia dal punto di vista fisico che psicologico.

La diffusione del Coronavirus nel 2020 ha reso chiaro al mondo intero che la medicina e gli ambienti a essa legata devono essere sempre pronti a qualsiasi evenienza.

Per gli studi odontoiatrici, in particolare, si è trattato di un periodo molto difficile, in cui hanno dovuto sapersi riorganizzare al meglio per poter affrontare la pandemia e garantire la sicurezza anche ai pazienti che arrivano in urgenza.
Per questo, da un lato si è puntato ad approfondire le tecniche più veloci, come l’implantologia a carico immediato, e dall’altra a garantire la massima sicurezza nei locali sanitari.

Tra le innovazioni sorte nell’ultimo periodo, uno strumento essenziale contro il rischio biologico per gli studi è la DENTAL BIO PROTECTION certification, una Certificazione di valore internazionale per la gestione degli Studi Odontoiatrici, ideata da Partners4Innovation.

Si tratta di una serie di sistemi e modelli per rendere lo studio odontoiatrico un luogo sicuro per lo staff e i pazienti, che possono riappropriarsi del loro sorriso in tutta tranquillità.