Rinosettoplastica: non solo un intervento estetico, ma anche funzionale

Rinosettoplastica: non solo un intervento estetico, ma anche funzionale

Uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesto degli ultimi tempi è la rinosettoplastica. Grazie a questo tipo di intervento, il rimodellamento del naso può essere di beneficio non solo a livello estetico, ma anche funzionale, risolvendo problemi respiratori e di natura emotiva o psicologica. La rinosettoplastica è una delle operazioni di chirurgia estetica più articolate, ma se ci si affida ad uno specialista esperto che opera in strutture autorizzate, come ad esempio SCEB, il risultato finale sarà perfetto.

Cos’è la rinosettoplastica

La rinosettoplastica è la fusione di due interventi, rinoplastica e settoplastica, svolti nello stesso momento.

La rinoplastica consente di migliorare l’aspetto estetico del naso per ricreare un effetto più naturale del volto, per sistemare difetti post-traumatici e difetti presenti dalla nascita. È un intervento che serve soprattutto per soddisfare le richieste di chi non si accontenta della forma del proprio naso. Ha la sola finalità estetica ed è adatto a chi possiede il naso piccolo o grande, presenza di gobba più o meno evidenziata, narici troppo larghe, punta del naso schiacciata o cadente, naso storto, asimmetrico e per modificare qualche risultato insoddisfacente di interventi fatti in precedenza.

Oltre alla modifica del naso per scopi estetici, la rinoplastica coinvolge la persona che si sottopone a questo intervento anche a livello psicologico. Infatti il viso è la parte del corpo più in vista di una persona e se il naso viene considerato brutto si possono presentare problemi di autostima e insicurezza. A questo si aggiungono le aspettative del paziente che spesso sono diverse rispetto a quelle suggerite dal chirurgo. Come esperto del settore il medico può dare indicazioni adatte e personalizzate per ogni individuo così da avere un risultato finale molto soddisfacente.

Al contrario della rinoplastica che va a perfezionare la struttura interna, la settoplastica si concentra nel correggere i tessuti interni del naso. Questo tipo di intervento ha solo scopo medico e terapeutico. Può sottoporsi chi ha disturbi legati alla respirazione causati da deviazione del setto nasale, rinoraggia (emorragie frequenti dalle cavità nasali) e difficoltà durante il sonno. I risultati si ottengono grazie alla riduzione ossea e della cartilagine.

L’intervento di rinosettoplastica

Prima dell’intervento viene svolto un incontro con il chirurgo in cui illustra tutta la procedura, dal pre-operatorio ai rischi legati e mostra delle immagini dell’aspetto finale del naso mediante foto digitali al computer. Inoltre il paziente deve informare lo specialista di eventuali cure in corso e di allergie a farmaci e anestetici.

Poi si viene sottoposti a una serie di esami clinici come esame delle urine, del sangue, elettrocardiogramma, misurazione della pressione sanguigna e un controllo approfondito del naso. Tutto questo per confermare l’idoneità del paziente a eseguire l’operazione.

Una volta programmato l’intervento, il paziente si deve attenere a delle misure pre-operatorie generali: interrompere le cure di farmaci anticoagulanti, eliminare il fumo e alcool, segnalare la comparsa di possibili sintomi influenzali, togliere lo smalto da mani e piedi, essere a digiuno almeno dalla sera prima dell’intervento e farsi accompagnare da qualcuno per ricevere supporto dopo l’operazione.

L’intervento non risulta complesso e in genere la durata è di massimo 90 minuti (in media). L’anestesia praticata di solito è generale, ma in alcuni casi può essere eseguita anche localmente con sedazione. Le incisioni vengono praticate all’interno delle cavità nasali, per cui le cicatrici non sono visibili.

La prima parte dell’intervento prevede la settoplastica per intervenire sulle strutture ossee e cartilaginee e rimuovere la porzione deviata. Dopodiché si procede con la rinoplastica per modificare l’aspetto estetico in base alle preferenze del paziente e all’esperienza del chirurgo. Al termine dell’intervento vengono applicati i tamponi e un gesso protettivo sul naso che andrà poi tolto dopo una settimana.

Fase post-operatoria

Il ricovero post-operatorio è giornaliero, durante il quale il personale ospedaliero tiene sotto controllo il paziente. Il dolore avvertito è basso infatti può essere gestito con dei comuni analgesici.

Nei primi giorni a seguito dell’intervento potrebbero presentarsi dei lividi e gonfiori che nel giro di una settimana tenderanno a sparire. Inoltre sarà necessario prendersi qualche giorno di riposo e tenere la testa sollevata durante il sonno o quando si è a letto. Bisognerà prestare attenzione anche a soffiare il naso, utilizzare vestiti comodi ed evitare possibili traumi.

Le medicazioni saranno tolte dopo una settimana, ma il gonfiore potrebbe persistere anche per un mese (dipende dai casi). Anche se dopo due settimane il risultato è già visibile, sarà raggiunto in modo definitivo dopo un anno dall’intervento, perché la pelle deve adattarsi alla nuova struttura ossea.

I risultati della rinosettoplastica sono molto soddisfacenti e permanenti. È l’intervento ideale per il riequilibrio funzionale ed estetico del naso. Sempre più persone si sottopongono a questa operazione sia per stare bene con sé stessi che per risolvere problemi di respirazione.