Quello che non sai sull’osteoporosi

Quello che non sai sull’osteoporosi

L’osteoporosi consiste in una malattia infida, insidiosa, e pericolosa. Questa malattia si caratterizza per essere molto subdola, essa erode la struttura delle ossa e le rende fragili, quindi meno robuste, facilitando la loro rottura. In Italia l’osteoporosi è diffusa: ne soffrono, si stima, circa 5 milioni di persone e soprattutto donne dopo i 50 anni.

Si stima che una donna su tre, ed un uomo su quattro siano colpiti dall’osteoporosi, che tuttavia nonostante la sua enorme diffusione rimane abbastanza sconosciuta e nascosta.

Molte persone non conoscono questa minaccia, e in che cosa consista questa malattia, ma soprattutto quali sono le migliori strategie per prevenirla.

Noi ne abbiamo parlato con il Dr. Giuseppe Teori, chirurgo ortopedico. Il Dr. Teori ci spiega che l’osteoporosi è una malattia che si può sconfiggere soprattutto con la prevenzione e la chiave della prevenzione è la consapevolezza. Molte persone sottovalutano questa malattia, perché purtroppo essa non dà segnali, almeno fino a che non è troppo tardi e ci si procura qualche brutta frattura. Ecco quindi qualche curiosità sull’osteoporosi che non conoscevate, per capire meglio la malattia e per combatterla in modo più efficace.

Cosa sapere sull’osteoporosi

  1. Cosa è l’osteoporosi. Questa malattia causa un radicale impoverimento delle sostanze minerali, soprattutto calcio, dalle ossa. Perdiamo quindi tessuto osseo, e di conseguenza le ossa diventano molto fragili tanto che anche una piccola caduta può causare la loro rottura, e di conseguenza un periodo di immobilità. In alcuni casi l’osteoporosi rende le ossa così fragili che anche una forte botta o un urto può causarne la rottura.
  2. Chi è colpito. L’osteoporosi può colpire tutti, ma il target favorito della malattia sono soprattutto le donne in menopausa. La scienza stima che una donna su 3 dopo i 50 anni sia colpita dall’osteoporosi a causa del calo di estrogeni, fisiologico in menopausa, che fa perdere calcio e di conseguenza rende le ossa più fragili. Infatti gli ormoni femminili hanno un grande ruolo nel regolare le quantità di calcio a livello osseo. Sono a maggiore rischio le persone che sono sottopeso, che hanno fatto uso di farmaci come cortisone o diuretici per lungo tempo, e che hanno una ereditarietà nell’osteoporosi in famiglia o fratture pregresse.
  3. Come si previene l’osteoporosi. La prevenzione è un fattore chiave contro l’osteoporosi, e per questo bisogna conoscere come prevenire la malattia. Bisognerebbe adottare un’alimentazione corretta, senza abusare di alcol (che ostacola l’introito di calcio) e di fumo. Bisogna anche fare attività fisica per rafforzare i muscoli, ma anche le stesse ossa. L’attività fisica è indicata ad ogni età: dopo i 50 anni, bisogna fare attenzione alle attività rischiose che possono esporre al rischio di fratture alle ossa.
    La vitamina D è un elemento fondamentale contro l’osteoporosi, perché regola l’omeostasi del calcio. L’esposizione al sole, per 20 minuti al giorno e per cinque giorni a settimana, è consigliata per poter sintetizzare la vitamina D che, come si sa, si sintetizza con la naturale luce del sole.
  4. Si può curare l’osteoporosi? Sì, l’osteoporosi si può curare, anche se i pazienti trattati sono troppo pochi. Spesso però ad abbandonare la terapia sono gli stessi pazienti, perché purtroppo l’osteoporosi non si vede e non si sente (finché non è troppo tardi) e così in molti sottovalutano l’importanza della prevenzione e della terapia, se necessaria e prescritta.
  5. Gli esami. Che esami bisogna fare per vedere se si è colpiti da osteoporosi? L’esame fondamentale è il MOC, che valuta la densità delle ossa. Esso si esegue spesso dopo i 60 anni e poi ogni due anni. Anche la radiografia della colonna vertebrale è un test importante per contrastare l’osteoporosi ed agire per tempo.