La proteina C reattiva

La proteina C reattiva

Quando si parla di PCR, o proteina C reattiva, si fa riferimento ad una condizione che è indice di presenza di infiammazione nel nostro corpo. Essa consiste in una glicoproteina che viene prodotta dal fegato, come risposta alle reazioni infiammatorie, in genere causate da traumi o da infezioni. Infatti, in condizioni fisiologiche e di salute, la proteina C reattiva non è presente nel sangue, se non in quantità assolutamente trascurabili.

La proteina C reattiva è quindi una proteina che viene rilasciata nel nostro sangue quando sono in corso problemi: si può trattare di infezioni batteriche, infiammazione generica del nostro organismo. Inoltre è una spia importante del rischio cardiaco: la PCR viene liberata nel sangue in seguito ad un attacco di cuore, o nel caso di persone con patologie autoimmuni.

Essa è prodotta principalmente dal fegato come risposta a stimoli da parte di microrganismi patogeni, traumi, assunzione di agenti nocivi. Di conseguenza, la proteina C reattiva è uno dei fattori che viene rilevato più velocemente in seguito ad un trauma o ad una malattia: inoltre, si pensa che ad un aumento del valore PCR corrisponda un innalzamento del rischio cardiovascolare.

Ma cosa è la proteina C reattiva, come funziona, come si rileva e quali sono le cause precise del suo innalzamento nonché le diagnosi successive?

Cosa è la PCR e i valori normali

La proteina C reattiva è una proteina che viene sintetizzata da adipociciti e dal fegato. Si tratta di una alfaglobulina che si concentra maggiormente nel sangue in conseguenza di traumi, assunzione di agenti nocivi, interventi chirurgici, malattie, processi infiammatori. In poche ore, dopo l’evento scatenante, i livelli di proteina C reattiva nel sangue si innalzano velocemente.

I valori normali di proteina C reattiva nel sangue di una persona sana si mantengono assai bassi: in genere, non sono superiori a 5 o 6 mg/L. Invece, durante una infiammazione o un trauma, i livelli di proteina C reattiva nel sangue si alzano considerevolmente: fino a 500-1000 mg/L.

La presenza di proteina C reattiva nel sangue è alta in caso di infezioni, patologie autoimmuni, malattie croniche infiammatorie e forme particolari di artrite. Di conseguenza, quando il medico prescrive un esame del sangue con misurazione della proteina C reattiva è perchè sospetta che una di queste sindromi sia in corso. In particolare, un simile esame viene effettuato per valutare la gravità del processo infiammatorio, individuare eventualmente terapie, valutare se c’è rischio di coronopatie.

L’esame della proteina C reattiva è molto importante, di conseguenza, per cercare di orientarsi meglio circa lo stato di salute del paziente ma non fornisce informazioni utili su quale sia la causa del problema.

Cause di scatenamento della PCR

Le cause che possono scatenare più facilmente un innalzamento repentino dei valori di proteina C reattiva nel sangue tipicamente sono le seguenti:

  • infezione in corso (di origine batterica o virale)
  • tumori
  • reumatismi acuti
  • peritonite
  • infarto del miocardio
  • morbo di Chron
  • appendicite
  • gotta
  • malattie autoimmuni
  • linfoma
  • interventi chirurgici recenti
  • tubercolosi
  • ustioni
  • setticemia o sepsi
  • e in generale, fattori stressogeni vari come traumi etc.

La presenza di livelli elevati di proteina C reattiva nel sangue comunque fornisce solo l’informazione circa la presenza di uno stress importante a carico del corpo, ma non fornisce informazioni ulteriori su quale sia l’origine della patologia o le cause. Di conseguenza, dopo aver rilevato questo indicatore è necessario procedere con altri esami per diagnosticare la precisa causa della presenza elevata di proteina C reattiva nel sangue. Il valore alto di proteina C reattiva è indicazione di infiammatore in corso e di conseguenza è un allarme per il medico, che deve procedere a valutare quali esami effettuare per circoscrivere al meglio la malattia.

La proteina C reattiva bassa: quali cause?

I livelli di proteina C reattiva nel sangue, abbiamo detto, si mantengono all’interno di un range di normalità per la persona sana. Ma se i livelli di proteina C reattiva sono eccessivamente bassi, cosa significa? Se un esame con ricerca di proteina C reattiva rileva che i livelli di questa proteina sono troppo bassi, significa che i sintomi che sono a prima vista dati da una infiammazione in realtà non sono causati dalla stessa: ecco perchè è utile procedere con ulteriori esami per una diagnosi più precisa.

Esame del sangue per rilevare la PCR

Prima dell’esame del sangue per il rilievo della proteina C reattiva, è bene che il paziente rimanga a digiuno per almeno 8-10 ore prima dell’esame (che consiste in un semplice esame del sangue). Può solo bere piccole quantità di acqua. Deve stare in posizione eretta da almeno 30 minuti prima di sottoporsi a questo esame.

L’assunzione di anticoncezionali per via orale, ibuprofene, paracetamolo ed altri farmaci, e la condizione di obesità del paziente possono essere elementi che sfalsano leggermente l’esame perchè aumentano la concentrazione di PCR nel sangue.