Come prevenire gli infortuni con l’alimentazione

Come prevenire gli infortuni con l’alimentazione

Oramai è ben nota l’importanza di un corretta condotta alimentare per il mantenimento del normale stato di salute e benessere del nostro corpo e al fine di prevenire alcune condizioni patologiche così come i piccoli infortuni e traumi a cui quotidianamente siamo esposti.

Cattive abitudini alimentari equivalgono sempre ad un errato apporto giornaliero di micro e macronutrienti con conseguenti cali prestazionali che possono favorire la comparsa di danni a livello muscolare, tendineo e osseo. Senza tralasciare ovviamente l’aspetto psicologico: una malnutrizione sfocia quasi sempre in un abbassamento dell’umore e soprattutto del focus mentale, incidendo negativamente sul completo funzionamento del nostro corpo.

Avete mai sperimentato la comparsa di dolori acuti ai muscoli principali proprio nel bel mezzo dell’allenamento, tanto da costringervi a dover ricorrere agli antidolorifici più comuni?

L’ importanza dei giusti alimenti nell’alimentazione dello sportivo

L’alimentazione dell’atleta professionista al giorno d’oggi viene giustamente curata meticolosamente non solo per migliorare la prestazione, ma appunto anche per prevenire alcuni disturbi che andrebbero a compromettere la sua attività per pochi giorni o addirittura per mesi.

Come al solito è l’aspetto preventivo a recitare un ruolo di spicco anche in queso caso, analizzando le singole esigenze del professionista in base a test altamente specifici (anche genetici) non eseguibili su larga scala.

Sebbene queste metodiche non siano eseguibili dalla persona comune, l’evoluzione che la scienza della nutrizione ha avuto solamente negli ultimi dieci anni è in grado di suggerirci quali alimenti non dovrebbero mai mancare a  tavola

Come prevenire lesioni e infortuni con la nutrizione moderna

L’ articolo di Farmaenergy sugli antinfiammatori naturali evidenzia molto bene l’efficacia di alcuni composti naturali aventi azione nutritiva e al contempo analgesica naturale.

Sebbene queste sostanze non possano essere paragonate per effetto antiflogistico ai farmaci specifici, se inserite in un programma alimentare ben dimensionato possono davvero fare la differenza in termini preventivi più che curativi.

Iniziamo quindi ad elencare alcune regole alimentari semplici da attuare, per poi passare al supporto fornito da alcuni specifici nutrienti inseriti nelle più comuni formule nutraceutiche, e quindi:

Vitamine e Minerali. Fungendo un pò da “olio” per il nostro motore (organismo) possiamo da soli comprendere l’importanza di questi micronutrienti essenziali. Nutrienti tipo la Vitamina C partecipano, ad esempio, alla sintesi del collagene, una proteina costituente i nostri tessuti connettivi (tendini, legamenti, cartilagini, cute ecc..). Minerali come il calcio e magnesio o ancora vitamine quali il colecalciferolo (D3), sono altresì indispensabili nel determinare la densità del tessuto osseo e quindi la sua resistenza alle sollecitazioni da carico e trazione a cui il muscolo scheletrico è continuamente sottoposto.

Idratazione. Essendo composto dal 60% di acqua, il nostro corpo non può fare a meno di una riduzione anche minima di liquidi, in quanto ciò determinerebbe problematiche di salute anche gravi.

Proteine. Fondamentali perchè formate da aminoacidi essenziali necessari per avviare e sostenere i processi riparativi del tessuto muscolare danneggiato. Ricordiamo che senza un adeguato apporto di  questi “substrati plastici”, la sintesi proteica verrebbe inibita con conseguenze negative sia in termini prestazionali sportivi (riduzione di tono e forza muscolare, capacità resistive) e sia in ambito prettamente salutistico (maggior rischio di contrarre infezioni nonchè potenziale riduzione dei livelli ormonali).

Omega-3. Acidi grassi insaturi contenuti più che altro nel pesce azzurro e molto utili per ridurre gli stati infiammatori cronici preservando al contempo articolazioni, tessuti e sistema immunitario.

Curcuma. come confermato da uno studio pubblicato su Journal of Evidence Based Integrative Medicine, l’azione antinfiammatoria della curcumina non si ridurrebbe alle sole articolazioni ma si esprimerebbe a livello sistemico e nell’intestino, favorendone il benessere.

In quest’ ultima casistica la curcuma agisce come un vero probiotico contrastando la disbiosi causata da cattive abitudi alimentari favorenti la proliferazione di alcuni ceppi batterici rispetto ad altri.

Concludiamo con lo zenzero, una spezia tonica e stimolante ottima per la digestione nonchè per espletare azione antiflogistica naturale sinergica con tutti gli altri alimenti fin qui elencati, utili per provare a prevenire gli infortuni.