Fistola perianale: modalità di intervento e decorso post operatorio

Fistola perianale: modalità di intervento e decorso post operatorio

I sintomi della fistola perianale

Il paziente può individuare attraverso dei sintomi ben specifici, un eventuale ascesso perianale. Ad esempio, i primi dubbi dovrebbero sorgere in caso di gonfiore e dolore intenso vicino l’ano. Tra ulteriori segni associabili al problema vi sono brividi, spossatezza e qualche linea di febbre.

Quanto ai sintomi che farebbero supporre di soffrire di fistola perianale potrebbero essere il prurito, l’irritazione della cute in prossimità del canale perianale, fuoriuscita di sangue all’ano oppure secrezione di pus.

Se la fistola dovesse chiudersi autonomamente è possibile che ricompaiano successivamente i segni dell’ascesso.

Le modalità di intervento utilizzate per risolvere la fistola perianale

Conoscere le modalità di intervento e il decorso post operatorio della fistola perianale suscita curiosità al paziente affetto da essa. Innanzitutto, si tratta di una lesione a forma di tubo (detta tubuliforme), rappresentata da un foro (clinicamente chiamato orifizio), presente sulla superficie perianale o nel canale anale.

Nonostante l’intervento chirurgico per guarire una fistola anale sia relativamente semplice, il chirurgo è obbligato ad informare il paziente sulle (seppur ridotte), possibilità di eventuali complicazioni.

In caso di ascesso e fistola contemporanei, è possibile eseguire ugualmente un unico intervento per risolvere le due problematiche. È utile essere a conoscenza che solitamente le fistole si presentano dopo circa sei settimane dal drenaggio di un ascesso. In casi più critici anche dopo mesi o anni.

Per le fistole perianali che includono una ridotta porzione dello sfintere e per quelle sottomucose, l’intervento chirurgico sarà quello relativo alla fistulotomia. Si tratta niente di meno che di una semplice incisione alla zona locale da trattare. L’intento è quello di far sfogare le secrezioni e permettere ai tessuti di spurgarsi. Una volta che l

In caso di fistole alte o transfinteriche, i tempi di guarigione si suddividono in diverse fasi. Una risoluzione immediata potrebbe danneggiare lo sfintere anale e causare l’incontinenza fecale.

L’intervento in questo caso consiste nell’indentificare il tramite fistoloso e successivamente posizionare un setone o drenaggio nella fistola. Essa sarà messo in progressiva tensione allo scandire di più intervalli di tempo. Per alcune settimane il paziente dovrà sopportare un trattamento poco piacevole, ovvero quello con setone (o drenaggio). Durante questi periodi, egli potrà comunque svolgere le sue attività di routine.

Nuove tecniche di intervento per risolvere la fistola perianale

Negli ultimi tempi è in atto una nuova tecnica di intervento, nota come Fistulectomia mininvasiva Videoassistita, abbreviata dall’acronimo VAAFT. Essa ha la finalità di esplorare con l’endoscopio il tramite fistoloso attraverso uno strumento ben specifico.

A seguire verrà fatta la cauterizzazione della fistola, procedendo progressivamente alla chiusura dell’orifizio tramite il canale transanale. Tuttavia si tratta di un nuovo intervento in fase di miglioramento, anche se i risultati sembrano promettere bene, dato che il dolore successivamente all’operazione è sempre meno forte.

Decorso post operatorio della fistola perianale

Il decorso post operatorio della fistola perianale può variare dal regime day surgery oppure dalla chirurgia ambulatoriale. Questo dipenderà da quanto sia estesa o profonda la fistola. Se essa fosse fintroppo grande, allora è possibile che venga suggerito al paziente un ricovero di pochi giorni.

In caso di fistola anale o ascesso, il periodo di convalescenza da trascorrere a casa è mediamente di sette giorni. Il fastidio più grande potrebbe essere presente durante la prima settimana, ma a sua volta potrebbe esser controllato grazie all’uso di alcuni antidolorifici.

Dopo esser stati dimessi dall’ospedale, solitamente si suggerisce al paziente di lavarsi presso il bidet utilizzando l’acqua tiepida per circa 3 o 4 volte quotidianamente. L’obiettivo iniziale è quello ammorbidire le feci, per farlo è necessario bere 2 litri d’acqua per giorno e assumere dei lassativi piuttosto blandi.

In alcuni casi si posiziona un tampone di garza al fine di evitare che il drenaggio possa sporcare la biancheria intima.

Questo è tutto quel che c’era da sapere sulle modalità di intervento e decorso post operatorio della fistola perianale.